Rapidamente qualche citazione relativi a mercatini natalizi (diciamo così) minori incontrati in questo ventunesimo viaggio. Abbiamo già accennato in questo post al frequentatissimo Weihnachtsmarkt auf dem Alexanderplatz, passiamo ora a quello situato lungo Wilmersdorfer straße.
Impossibile per noi non gironzolare per i suoi stand.
Altrettanto impossibile non rispettare la tradizione e, anche quest’anno, fotografarci con Rudolph.
😉
Chiaramente anche all’interno dei centri commerciali troviamo piccole sezioni dedicate al Natale, così come una abbondanza di luminarie, è quello che succede anche nella Hallen am Borsigturm, di cui un giorno forse vi parleremo meglio.
Anche in questa occasione abbiamo sperimentato qualcosina nel nostro peregrinare all’interno dei weihnachtsmärkte (plurale) berlinesi.
Avevamo visto spesso degli stand che proponevano dei panini ripieni denominati handbrot (pane fatto a a mano).
Finalmente ci siamo decisi a provarli: sono panini ripieni, ma nei quali il ripieno viene inserito PRIMA di infornarli, vengono serviti ancora caldi, con una salsa bianca forse a base di quark. La versione tradizionale è quella con all’interno prosciutto e formaggio, noi ne abbiamo preferita una con funghi e formaggio che abbiamo trovato piuttosto buona.
Altra pietanza che inseguivamo da un po’ era la raclette.
Difficile resistere al formaggio che lentamente si squaglia nell’apposito macchinario (semplice ma efficace).
L’abbiamo mangiata servita sopra una focaccia, e, a dispetto dell’odore pungente, è un piatto che ha una sua forza senza essere esagerato. Magari non sarà troppo salutare, ma con il freddo della sera si sposa benissimo.
In ogni caso ricordate che non è Natale senza grünkohl !
🙂
Sottolineiamo subito che l’ingresso è a pagamento (3,50 o 4,50 euro a seconda dei giorni), ma fino alle 17 è gratuito. Noi siamo capitati proprio in una fascia ad ingresso gratuito, ma, con grande sorpresa nostra, ci siamo ritrovati in un mercatino ancora chiuso per il 90% degli stand.
Dobbiamo però anche dire che il biglietto d’ingresso al mercatino funge anche da biglietto per visitare l’intera Zitadelle e tutto quello che contiene (come vedrete, ne abbiamo approfittato), ma resta il fatto che faceva una discreta tristezza vedere tutti gli stand chiusi.
Per quello che siamo riusciti a vedere, questo mercatino ha una sua dignità e probabilmente (quando in piena funzione) potrebbe meritare una visita, ma resta il fatto che la divisione in due dei mercatini di Spandau ha trasformato un mercatino spettacolare in due mercatini normali.
Il tutto non è mai solo la somma delle parti.
Per incoraggiare i pochi stand aperti abbiamo consumato un piacevolissimo, e per noi inedito, bratapfel-glühwein (un glühwein a base di mela cotta).
Ricordiamo che per arrivare qua, non siamo lontani dal centro di Spandau, ma nemmeno vicini, si può prendere la U7 scendendo alla fermata Zitadelle, a pochi metri dalla fortezza.
Insomma: mercatino così così, ma la cornice in cui si svolge merita sicuramente attenzione, ed è infatti a lei che dedicheremo il prossimo post.
Parliamo ora di una delle dolenti note di questo viaggio, il nostro ritorno nel mercatino natalizio di Spandau, di cui con entusiasmo avevamo parlato in questo post.
Se l’altra volta si chiamava “il mercatino di Natale nella citta vecchia di Spandau“, e ora invece “il mercatino di Natale di Spandau davanti al Municipio” una ragione c’è, e la ragione è che quello che una volta occupava tutto il centro cittadino di Spandau, ora è stato diviso in due parti: della prima parleremo in questo post, della seconda nel prossimo.
E’ andato del tutto perso il fascino di un intero centro storico convertito in una infinita sequenza di stand natalizi dove comprare, mangiare e (soprattutto) bere. In occasione di questa nostra visita ne abbiamo trovato un frammento (con ruota panoramica) di fronte al Rathaus (come da ragione sociale del mercatino) e un secondo, ben distanziato, nella piazza centrale denominata laconicamente Markt.
Ci ha dato un senso di tristezza ritrovare uno dei mercatini natalizi berlinesi che più amiamo ridotto a un pallido ricordo di sé, e ci abbiamo messo un po’ a capire che, non sappiamo per quale ragione, una parte importante delle sue componenti si è trasferita all’interno della Zitadelle.
Al netto della nostra delusione, va comunque specificato che quello che rimane è comunque un dignitosissimo mercatino, come ce ne sono altri a Berlino, ma meritevole di una visita (se siete in zona).
Siamo a pochi metri dalla fermata Spandau della S-Bahn (ma ci arriva anche la U7).
Spostiamoci quindi nel cuore della Berlino medioevale.
Si tratta, come da intestazione, di un mercatino dove i riferimenti al passato medioevale della città sono evidenti (concettualmente vicino a quest’altro mercatino), in particolare per alcune attività che qui, soprattutto i più giovani, possono fare (spettacoli con acrobati o mangiatori di fuoco, giostra in legno azionata a mano, gite in pony, la foresta dei Troll, tiro con l’arco, lancio di ascia o coltello…).
Il mercatino è ospitato all’interno della RAW-Gelände, uno spazio ex-industriale che ora è diventato uno spazio per arti, sport, musica e altre iniziative, simile a certi nostri centri sociali, ma più concreto e (parzialmente) istituzionalizzato. Prima o poi ci torneremo, magari di giorno (il mercatino si caratterizza anche per la scarsa illuminazione che ha compromesso alcune nostre foto), per meglio documentare questa realtà.
L’ingresso è a pagamento in alcuni giorni (due euro) e gratuito in altri, al suo interno non mancano ristori gastronomici e artigianato, peccato anche per la tanta (troppa) gente presente che ha reso la nostra visita non proprio idilliaca.
Non il massimo che offra Berlino, ma una opzione da non trascurare.
Anche quest’anno ci siamo tornati, apprezzando nuovamente l’offerta di artigianato, le molte possibilità di mangiare e tutta l’atmosfera (potete farvene un’idea cliccando qua).
Abbiamo anche annotato con piacere i giochi di luce realizzati sulla facciata principale del castello.
Purtroppo pare, a meno di cambiamenti imprevisti, è in atto una petizione per impedirlo, che questa sia l’ultima edizione di questo mercatino. Dall’anno prossimo questi spazi non saranno più utilizzati a questo scopo.
Mannaggia.
Conserveremo, tra le tante, l’immagine del gruppo di ottoni che instancabilmente si aggira per il mercatino suonando musiche natalizie.
Rapidissima citazione anche per il mercatino sito di fronte al Rote Rathaus, il “Berliner Weihnachtszeit“. anch’esso sempre pieno di turisti. Confermiamo tutto quanto scritto in passato (ad esempio qui) e, in questa occasione, ci siamo regalati un ottimo eierpunsch. 🙂
Ultima annotazione, senza ausilio fotografico, per il WeihnachtsZauber, quello all’interno della bella Gendarmenmarkt, che da quest’anno si è trasferito a Bebelplatz.
Non vi stupite quindi se trovate vuota la piazza di cui abbiamo parlato qua.
Primo post, ce ne saranno diversi, dedicato ad uno dei cuori pulsanti di questo ventunesimo viaggio: i mercatini natalizi.
Iniziamo trattando brevemente quelli di cui abbiamo già parlato ampiamente in passato e nel frattempo non hanno mostrato particolari evoluzioni.
Partiamo dal Lucia Weihnachtsmarkt, situato all’interno di quella Kulturbrauerei dove, di riffa o di raffa, torniamo abbastanza spesso.
Per i dettagli vi rimandiamo a questo post del nostro viaggio n.19.
In questa sede ci limitiamo a confermare il nostro apprezzamento, ricordare l’orientamento di questo mercatino verso cibi, bevande e oggettistica del profondo nord scandinavo e a segnalare (foto sopra e foto sotto) le occasioni di divertimento per giovanissimi.
Qualche ulteriore dettaglio su squisitezze mangiate nei mercatini di Natale in questo diciannovesimo viaggio di cui non abbiamo parlato nei post precedenti.
In quel di Gendarmenmarkt abbiamo provato una discreta linsensuppe (zuppa che è facilissimo vedere offerta in questi mercatini). Non soddisfatti abbiamo anche provato questo sfizioso neuburger rahmbrot.
Trattasi di un pane-pizza condito con panna acida e le altre cose che potete vedere sopra (neuburger si riferisce al fatto che questo è il modo in cui fanno questo panino a Neuburg). Da mangiare rigorosamente appena sfornato.
Immancabili i griglioni con tanto di brace ricoperti di carne di varia foggia e taglio.
Momento di gloria anche per le frittelle di patate, kartoffelpuffer, anche loro immancabili in qualunque mercatino natalizio (queste in realtà provengono dal Weihnachten im Tierpark).
Dedichiamo questo post agli altri mercatini natalizi visitati in questo diciannovesimo viaggio, trattati in breve vuoi perché ne abbiamo già parlato ampiamente in passato, vuoi perché piccoli mercatini di quartiere non particolarmente interessanti.
Siamo poi anche ritornati nel celebrato mercatino di Gendarmenmarkt, il WeihnachtsZauber, approfittando di una fascia oraria ad ingresso gratuito coincidente con il nostro passaggio da queste parti (dal lunedì al venerdì tra le 11 e le 14).
Confermiamo quanto scritto in precedenza, pregi e difetti, per un mercatino in una ottima location, ben gestito e forse un po’ troppo raffinato e turistico per i nostri gusti.
Siamo dietro la Sophienkirche (chiesa che potete intravedere in alcune delle nostre foto), a circa 200 metri da Hackescher Markt, quindi in una zona comodissima per i turisti normali.
Il mercatino si snoda lungo tutta la via ed è ad ingresso gratuito, ma è aperto solo nei sabati e nelle domeniche delle settimane di Avvento.
La caratteristica distintiva di questo mercatino natalizio, come da ragione sociale, è la sua anima ambientalista, pertanto i vari stand declinano le consuete caratteristiche dei mercatini tedeschi in chiave verde.
Anche dal punto di vista gastronomico molte delle offerte rimandano all’universo biologico e vegetariano, con diverse puntate nell’esotico.
Alla resa dei conti non è che questo mercatino ci abbia proprio entusiasmato. E’ stata una passeggiata piacevole, ma nulla di più, alla fine la sua forza principale è proprio nel trovarsi così vicino al centro e quindi, quasi inevitabilmente, ci si ritrova da queste parti a dargli un’occhiata.
Godetevi però questa bella panoramica (cliccate sull’immagine per poterla ingrandire e vedere nelle sue reali dimensioni).