Pubblicato in: 22° viaggio, alt-treptow, gesundbrunnen, karlshorst, tegel, tiergarten

SCULTURE 2023 (seconda parte)

Secondo post dedicato ad alcune delle sculture incrociate più  meno casualmente in questo ventiduesimo viaggio. Stavolta ci occupiamo di opere meno tradizionali (ma non vi spaventate, niente di esagerato.)

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Imperial Love

Iniziamo dall’esterno della Neue Nationalgalerie, dove troviamo questa iconica scultura di Robert Indiana (sullo sfondo riconoscerete la Sankt Matthäuskirche).

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Ampelmänn

E a proposito di iconicità, come non sorridere di fronte a questa statua realizzata da Ottmar Hörl e dedicata ad Ampelmännchen, l’omino dei semafori ?
La trovate lungo Ebertstraße, dietro Potsdamer platz, nei giardini di un ministero lì vicino (il Vertretung des Landes Hessen beim Bund).
Come intuite è piuttosto alta ed imponente (circa tre metri e mezzo di altezza…).

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Reconciliation

Torniamo seri, per mostrarvi questa “Reconciliation” di Josefina de Vasconcellos situata lungo Bernauer strasse.
Essendo all’interno del Memoriale dedicato al Muro di Berlino, diremmo che c’è poco da aggiungere.

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monumento a Hermann Duncker

Sempre in ambito storico, segnaliamo questo monumento raffigurante Hermann Duncker, un pezzo di storia della DDR e del comunismo, fortunatamente sopravvissuto alla riunificazione (lo trovate vicino alla stazione Karlshorst), lungo una strada che a suo tempo era anche intitolata a questo sindacalista e storico marxista. L’autore è Walter Howard (che aveva conosciuto Duncker quando erano stati entrambi imprigionati dai nazisti…).

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arcangelo arcaico

Non lascia indifferenti questo “Archaischen erzengels” (Arcangelo arcaico) detto anche “Monumento ad Annah Höch“, situato sulle rive più settentrionali del Tegeler See. Realizzato da Siegfried Kühl, e dedicato all’artista Hannah Höch, è realizzato con materiali trovati nel lago e nella zona circostante, dove viveva la Höch, ed è piuttosto grande (calcolate che il solo basamento sfiora i due metri…).
La scelta dei materiali omaggia il collagismo e la vicinanza al dadaismo di Hannah Höch.

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busto di Friedrich Simon Archenhold

Concludiamo con questo busto in granito dedicato a Friedrich Simon Archenhold (astronomo di cui abbiamo parlato qua) e che si trova proprio fuori l’osservatorio a lui intitolato e da lui fondato. Realizzato a inizio anni ’60 da Theo Balden, ce lo mostra in età avanzata e con uno sguardo verso il cielo a metà tra nostalgia e difuorismo.
🙂

Pubblicato in: 22° viaggio, gesundbrunnen

BERNAUER STRASSE 2023

Periodicamente ci riaffacciamo lungo il chilometro e mezzo del Gedenkstätte Berliner Mauer, il Memoriale dedicato al Muro di Berlino, sito lungo Bernauer strasse.

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ricordi arrugginiti del muro

Questa volta ci siamo dedicati soprattutto alla sua propaggine più orientale, cogliendo l’occasione per osservare più da vicino alcune componenti di questo articolato memoriale.

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die Fluchtbewegung

Uno dei temi più trattati è quello della fuga e ai suoi tentativi, spesso falliti in contesti altamente drammatici. A questo sono dedicati i punti informativi che vedete sopra.

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tunnel 57

E sempre alla fuga sono dedicate queste indicazioni (foto sopra), realizzate proprio sopra uno dei tunnel scavati sotto il muro. Da questo fuggirono 57 persone.

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die Fluchtbewegung

E sui palazzi prospicienti le installazioni non mancano altri pannelli o gigantografie di foto d’epoca.

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nachzeichnung wachturm

Ci sono poi installazioni, come questa della foto sopra, che richiamano e rievocano quelle che erano le Torri di guardia, e ne visualizzano il ricordo e l’imponenza.

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la casa sul confine

Troviamo poi anche quello che resta delle case presenti lungo il confine e demolite dalla DDR per rendere più complicato qualunque tentativo di fuga.

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la Cappella della Riconciliazione

Infine volevamo visitare la Cappella della Riconciliazione (Kapelle der Versöhnung), costruita lì dove c’era la Versöhnungskirche (ne parlammo qua).
Purtroppo l’abbiamo trovata chiusa per ragioni non chiare.
Poco distante ci sono dei resti della chiesa che fu.

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resti della Versöhnungskirche

Non possiamo che ribadire che, se si viene a Berlino e si desidera toccare con mano ciò che fu il Muro, allora, con tutto il rispetto per gli altri siti dedicati, è necessario venire qua e dedicare a questo sito il tempo che merita.

Pubblicato in: 21° viaggio, gesundbrunnen, mitte sud-ovest

EX ROTAPRINT & TSCHECHISCE BOTSCHAFT

Brutalismo senza limitismo (prima parte)

Stuzzicati da questo bell’articolo, abbiamo deciso di dedicare parte di questo viaggio alla scoperta di architetture brutaliste a Berlino, dove questo stile sembra aver avuto un certo successo.

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l’ingresso della Ex Rotaprint

Specifichiamo che avevamo già incontrato edifici di questo tipo nei nostri viaggi: è il caso del Reichsbahnbunker Friedrichstraße, del Schwerbelastungskörper e della St.-Agnes-Kirche.

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la Ex Rotaprint

In questo post vi mostriamo lo splendore della Ex Rotaprint, nata come fabbrica di stampanti si è trasformata recentemente in una società senza scopo di lucro. L’edificio che vedete sopra è stato progettato dall’architetto Klaus Kirsten negli anni ’50.
Siamo nel quartiere Gesundbrunnen (distretto di Mitte) e ci potete arrivare comodamente con la U9 scendendo a Nauener Platz.

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l’Ambasciata della Repubblica Ceca

Spostiamoci ora nei pressi della fermata Mohrenstraße della U2.
Qui troviamo l’Ambasciata della Repubblica Ceca (quando viene costruito l’edificio, nella seconda metà degli anni ’70, nasce come Ambasciata della Cecoslovacchia).

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l’Ambasciata della Repubblica Ceca

Gli esperti parlano di capolavoro del modernismo socialista, ma avrebbe degli elementi brutalisti e futuristi nella sua genesi. In ogni caso un gran bel vedere (siamo nel quartiere centralissimo di Mitte).

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l’Ambasciata della Repubblica Ceca

Questa Ambasciata è stata progettata dagli architetti Věra e Vladimír Machonin. Pare che al suo interno gli arredi originali siano stati conservati, chissà se è visitabile…

Pubblicato in: 12° viaggio, gesundbrunnen

ACKERSTRASSE 1961

Anche alla sinistra del tratto di muro conservato presso Bernauer Strasse si trova una ampia area che fa parte del Memoriale del Muro di Berlino.

area del Gedenkstätte Berliner Mauer

E anche in questa zona ci sono dei pali di metallo arrugginito a sostituire idealmente il muro mantenendone la memoria.

area del Gedenkstätte Berliner Mauer

E anche questa area del Memoriale del Muro di Berlino è piena zeppa di indicazioni, informazioni, monumenti, resti relativi al muro e alla sua storia.

postazioni informative all’incrocio con Ackerstrasse

Tra le costruzioni recenti segnaliamo la Kapelle der Versöhnung (la Cappella della Riconciliazione), una piccola chiesa che sostituisce idealmente la Versöhnungskirche (la Chiesa della Riconciliazione), chiesa che venne abbattuta nel 1985 perché situata all’interno del muro e ritenuta potenzialmente facilitatrice di tentativi di fuga (ne parlammo ai tempi del primo viaggio, in questo post).

La potete vedere nella foto sotto, subito dopo alcune postazioni informative.

la Kapelle der Versöhnung

Ci scusiamo per la qualità delle foto dei post dedicati a questo memoriale, ma l’ora tarda e la scarsa luce le hanno rese poco riuscite.
Una ragione in più per tornare in questi posti e dedicargli maggiore attenzione.

Pubblicato in: 12° viaggio, gesundbrunnen

IL CIMITERO NEL MURO

Alla destra del tratto di muro conservato presso Bernauer Strasse si trova una ampia area che fa parte del Memoriale del Muro di Berlino.

area del Gedenkstätte Berliner Mauer

In questa zona si trova un’altra sezione di muro (ridotta alla sola parte occidentale) con dei pali di metallo arrugginito a riempire i vuoti per dare una idea chiara della continuità del muro.

area del Gedenkstätte Berliner Mauer

In questa zona c’era (e c’è ancora adesso) un cimitero: il Sophien-Friedhof.
Anche qui gli uomini della DDR non si fecero scrupoli ed eliminarono le tombe situate nella fascia pericolosa (fortunatamente gran parte del cimitero è rimasta intatta).
A quello che ho letto, purtroppo, di molte di queste salme si sono perse le tracce e non si sa quale fine fecero.

Nella creazione di questo memoriale si è cercato di fare chiarezza, per quanto possibile, su ciò che fosse successo e di (anche qui) non perdere la memoria di questo oltraggio.

resti del muro

Tutto quello che si vede qui a Bernauer strasse è un misto di cose vere e di cose ricostruite utilizzando materiali d’epoca (magari recuperati qui vicino). Sarà forse per questo che all’interno del memoriale c’è questa specie di magazzino all’aria aperta contenente pezzi del muro.

la Fenster des Gedenkens

Qui sopra vedete invece la Finestra del ricordo, un monumento in memoria delle vittime del muro.

area del Gedenkstätte Berliner Mauer

Tutta questa area è piena zeppa di indicazioni, informazioni, monumenti, resti relativi al muro e alla sua storia.
Se decidete di venire da queste parti sappiate che questo tratto di strada merita tempo e attenzione.

Pubblicato in: 12° viaggio, gesundbrunnen

BERNAUER STRASSE 2017

Era addirittura dal nostro primo viaggio che non ripassavamo lungo Bernauer strasse. In questi 10 anni le  cose sono molto cambiate da quanto riferivamo in questo post.

il tratto di muro conservato a Bernauer strasse

Se il tratto del muro conservato come memoria di ciò che fu (foto sopra) è rimasto pressoché identico, molte altre cose sono cambiate.

il Gedenkstätte Berliner Mauer

Proprio di fronte al tratto di muro fotografato sopra c’è questa palazzina che 10 anni fa si chiamava Centro di documentazione del Muro di Berlino e oggi invece, pur mantendo la funzione di documentazione, è il centro del Memoriale del Muro di Berlino.
Rispetto alla nostra prima visita lo abbiamo trovato molto più ricco di informazioni, video e documentazione varia.
Alla destra della foto potete vedere la struttura in ferro lungo la quale si sale per arrivare sulla terrazza dalla quale cogliere meglio possibile le dimensioni del muro-che-fu.

il muro che blocca il muro

Abbiamo trovato singolare che ora ci sia un muro di metallo a bloccare e limitare il muro che una volta stringeva tutta Berlino Ovest.

Bernauer strasse

Ma la cosa che più ci ha sorpreso è stato vedere come, lungo Bernauer strasse, prima e dopo il tratto di muro conservato, siano stati fatti enormi cambiamenti sempre attinenti la memoria del muro, a consacrare definitivamente questa strada come il luogo dove più di tutti si conserva traccia e, soprattutto, si racconta cos’era il muro di Berlino.

A questi cambiamenti sono dedicati i prossimi due post.

Pubblicato in: 12° viaggio, gesundbrunnen

FLAKTURM

All’interno del Volkspark Humboldthain si trovavano alcune delle cosiddette Flaktürme (torri contraeree).

la Flakturm Humboldthain

A partire dalla fine del 1940, il governo nazista decise, per difendere dai bombardamenti alcune città particolarmente importanti, tra le quali ovviamente Berlino, di costruire delle colossali torri in cemento armato (praticamente indistruttibili) con il duplice scopo di fungere da base per la contraerea e da bunker per cose e persone che vivevano nelle vicinanze.

la Flakturm Humboldthain

Effettivamente i bombardamenti su Berlino non fecero particolari danni a queste strutture (che, da parte loro, non contribuirono che in minima parte a salvare la città dalle bombe) e, a guerra finita, alcune vennero abbattute (con non poca fatica), altre, come quelle presenti in questo parco, vennero parzialmente interrate utilizzando le macerie causate dai bombardamenti degli alleati, e oggi sono diventate la parte culminante di una piccola collina lungo la quale sale un tortuoso sentiero.

monumento sulla Flakturm Humboldthain

Una volta percorso il sentiero si arriva sulla sommità della collina e si può godere sia un invidiabile panorama della città (la foto sotto non rende, vuoi per il tempo nuvoloso, vuoi per l’ora tarda e la poca luce disponibile) sia di ciò che resta delle due torri.

Da sottolineare che questa struttura è oggi utilizzata anche dagli amanti delle arrampicate che hanno attrezzato a questo scopo uno dei lati della torre.

panorama dalla Flakturm Humboldthain

A Berlino natura e storia si incrociano.

Pubblicato in: 12° viaggio, gesundbrunnen

VOLKSPARK HUMBOLDTHAIN

Ancora un parco.
Questa volta ci occupiamo del Volkspark Humboldthain, un parco pubblico piuttosto grande (29 ettari) situato a nord del centro di Berlino (siamo sempre nel distretto centrale di Mitte, nel quartiere Gesundbrunnen).

uno degli ingressi del Volkspark Humboldthain

Questo parco, risalente alla metà dell’ ‘800, ha caratteristiche simili a quelle di altri parchi di cui vi abbiamo già parlato (spazi frequentati da famiglie e bambini, verde in quantità, strutture di vario tipo…), ha un roseto piuttosto celebrato (ma che non siamo riusciti a vedere, forse siamo passati nella stagione sbagliata ed era chiuso) e, in buona sostanza, è un parco (bello e grande) come ce ne sono (fortunatamente) tanti a Berlino.

spazi verdi nel Volkspark Humboldthain

C’è però qualcosa di speciale in questo parco, e ne parleremo nel prossimo post.

Pubblicato in: 01° viaggio, gesundbrunnen

BERNAUER STRASSE

Può forse essere utile ricordare che, in realtà, il “muro di Berlino” era qualcosa di più di un semplice muro.
Tanto per cominciare i muri erano due, uno ad est e uno ad ovest, e tra loro c’era una larga fascia dove tra fili spinati, mine, postazioni di controllo e quant’altro, si rendeva davvero molto pericoloso provare a passare da est a ovest.
La foto seguente (risalente al 1968) può illustrare abbastanza bene la situazione.

il muro ieri

La chiesa che vedete, la Versohnungskirche sita in Bernauer strasse, sarà poi abbattuta dal governo della DDR perchè non permetteva di controllare agevolmente la zona aiutando così (almeno in teoria) eventuali fughe.

Come potete notare quindi, ci torneremo, il muro ha creato una ampia ferita all’interno della città nella quale non vi erano più palazzi ne vita umana. Una lunga, dolorosa, imponente, ferita dura da cicatrizzare.

il muro oggi

Oggi in questa via abbiamo il Centro di documentazione del Muro di Berlino che ha conservato un pezzettino di muro come testimonianza di quello che fu.