Pubblicato in: 19° viaggio, mitte nord-est

MERCATINI DI NATALE 2019 – SOPHIENSTRAßE

Tra i mercatini natalizi più vicini al centro, in piena Mitte, segnaliamo l’Umwelt- und Weihnachtsmarkt lungo Sophienstraße.

l’Umwelt- und Weihnachtsmarkt lungo Sophienstraße

Siamo dietro la Sophienkirche (chiesa che potete intravedere in alcune delle nostre foto), a circa 200 metri da Hackescher Markt, quindi in una zona comodissima per i turisti normali.
Il mercatino si snoda lungo tutta la via ed è ad ingresso gratuito, ma è aperto solo nei sabati e nelle domeniche delle settimane di Avvento.

artigianato nell’Umwelt- und Weihnachtsmarkt

La caratteristica distintiva di questo mercatino natalizio, come da ragione sociale, è la sua anima ambientalista, pertanto i vari stand declinano le consuete caratteristiche dei mercatini tedeschi in chiave verde.

‘Umwelt- und Weihnachtsmarkt lungo Sophienstraße

Anche dal punto di vista gastronomico molte delle offerte rimandano all’universo biologico e vegetariano, con diverse puntate nell’esotico.

crocchette giapponesi

Alla resa dei conti non è che questo mercatino ci abbia proprio entusiasmato. E’ stata una passeggiata piacevole, ma nulla di più, alla fine la sua forza principale è proprio nel trovarsi così vicino al centro e quindi, quasi inevitabilmente, ci si ritrova da queste parti a dargli un’occhiata.

artigianato nell’Umwelt- und Weihnachtsmarkt

Godetevi però questa bella panoramica (cliccate sull’immagine per poterla ingrandire e vedere nelle sue reali dimensioni).

panoramica dell’Umwelt- und Weihnachtsmarkt
Pubblicato in: 18° viaggio, mitte nord-est

MUSEUM BLINDENWERKSTATT OTTO WEIDT

Rimaniamo vicinissimi ad Hackescher Markt, più precisamente poniamo la nostra attenzione su un vicoletto che compare all’altezza di Rosenthaler Straße 39, un vicolo che pare più adatto a un centro sociale che non al centro di una capitale europea.

Rosenthaler Straße 39

Qui ha sede un museo (ad ingresso gratuito) che ricorda e racconta una delle tante storie della Seconda Guerra Mondiale dove i tedeschi non fanno solamente la parte dei cattivi, stiamo parlando del Museum Blindenwerkstatt Otto Weidt.

l’ingresso del Museum Blindenwerkstatt Otto Weidt

Ai piani superiori dell’edificio che vedete nella foto sopra aveva sede l’Officina per non vedenti Otto Weidt, e, come viene documentato all’interno del museo, il titolare si distinse per aver salvato la vita a molti ebrei non vedenti e non udenti sia dandogli un lavoro considerato importante dai vertici nazisti, sia fornendogli documenti falsi, sia nascondendone alcuni in stanze nascoste e sia attraverso altri escamotages.

sala del Museum Blindenwerkstatt Otto

Abbastanza ignorato dai moltissimi turisti che brancolano in questa zona, questo museo è davvero efficace nel narrare cosa accadde nei luoghi in cui le cose accaddero.

sala del Museum Blindenwerkstatt Otto

Non solo foto e documenti, ma anche alcune fedeli ricostruzioni e la stanza dove vissero alcune delle persone nascoste da Weidt mostrata in tutto il suo nulla (un nulla che però ha salvato delle vite).

sala del Museum Blindenwerkstatt Otto

Per chi è interessato a ricordare e non vuole dimenticare.

Pubblicato in: 18° viaggio, mitte nord-est

RITORNO ALLA SOPHIENKIRCHE

Tra le tante cose in sospeso e che vorremmo fare c’era, già dal nostro 5° viaggio, anno 2012, quello di visitare la Chiesa di Santa Sofia.

la torre della Sophienkirche

A Berlino le chiese, solitamente, sono praticamente sempre chiuse, e visitarle non è mai banalissimo. Anche in questo caso, per trovarla aperta, abbiamo furbescamente sfruttato una piovosa domenica mattina, subito prima delle funzioni mattutine.

l’esterno della Sophienkirche

L’ingresso non è ai piedi della torre, ma lungo un lato, in corrispondenza di un piccolo parco con annesso micro-cimitero d’epoca.

l’interno della Sophienkirche

L’interno della chiesa è stato abbastanza deludente (specie per una chiesa che risale al ‘700). Per carità, comunque carina con le sue vetrate luminose, ma ci aspettavamo qualcosa di più.

la parte superiore della Sophienkirche

Tra le cose che ci hanno colpito segnaliamo la presenza di una sorta di galleria, immaginiamo riservata ai nobili o alle classi più agiate, da dove seguire le cerimonie (foto sopra) e i riscaldamenti che scorrono sotto le panche per sedersi (foto sotto).

panche riscaldate

Uno degli aspetti più celebrati della Sophienkirche è il suo organo a canne, strumento che dà lo spunto per frequenti concerti organizzati in questi spazi.

l’organo della Sophienkirche

Insomma, se siete in pieno centro, dalle parti di Hackescher Markt, decidete voi se vale la pena visitare questi luoghi.

per loro
Pubblicato in: 17° viaggio, mitte nord-est

KWA

Avevamo grandi attese per un nuovo locale dedicato al kebab, in piena Mitte, a poca distanza da Hackescher Markt.

l’esterno di Kebap with attitude

Stiamo parlando, come da foto sopra, di Kebap with attitude, un locale che cerca di recuperare l’anima più nobile del kebap (come lo chiamano qui) attraverso una accurata selezione dei prodotti, la lavorazione e preparazione a mano della carne e tutte quelle attenzioni che il kebab industriale non ha e non può avere.

la sala interna di Kebap with attitude

Il locale è abbastanza grande e carino, caratterizzato da una sala principale più alcuni spazi all’aperto nel cortile interno (foto sotto).

avventori da KWA

Il menù, che potete leggere seguendo il link indicato prima, è sufficientemente originale da stuzzicare gli avventori.

la sala all’aperto di Kebap with attitude

Alla fine però quello che conta è l’assaggio e, se certo non possiamo dire che questi panini siano cattivi, onestà vuole che il loro gusto non giustifichi il prezzo (pari a circa il doppio, se non di più, di un kebab normale).

i panini di Kebap with attitude

Noi in ogni caso vi segnaliamo questa possibilità, decidete voi se provare questo kebab-gourmet o andare nei soliti (peraltro apprezzatissimi) posti.

un Kebap with attitude
Pubblicato in: 17° viaggio, charlottenburg, mitte nord-est, mitte sud-ovest

RIPASSI (estate 2019)

Come spesso ci succede quando amici e parenti vengono a trovarci a Berlino, cogliamo l’occasione per ritornare in alcuni dei posti che già conosciamo e amiamo.

lo Schloss Charlottenburg

E’ il caso dello Schloss Charlottenburg, sempre splendido coi suoi giardini, il suo lago,

il lago dello Schloss Charlottenburg

le sue statue e tutto il bello che lo circonda.

statua nello Schloss Charlottenburg

In una bella e calda giornata abbiamo calpestato nuovamente l’erba del parco sul retro del castello.

l’erba del parco

Abbiamo nuovamente apprezzato la cura delle piante e delle aiuole che abbiamo incrociato.

la farfalla nel parco

Ed è un posto anche abbastanza tranquillo e lontano dal chiasso delle vie più turistiche.

lo Schloss Charlottenburg

Siamo anche ritornati nei giustamente celebrati Hackeschen Höfe.

negli Hackeschen Höfe

Terminiamo questo post con un eccellente tramonto sul, purtroppo, sempre controverso Memoriale per gli ebrei assassinati d’Europa.

turisti nel Memoriale per gli ebrei assassinati d’Europa

Un bel contrasto tra la luce e l’oscurità.

Pubblicato in: 14° viaggio, mitte nord-est

GOOD BANK

Percorrendo le strade nei pressi del nostro albergo, e Rosa-Luxemburg-Straße in particolare, non abbiamo potuto non notare un singolare ristorantino: Good Bank.

l’esterno di Good Bank

All’interno, in bella vista, ci sono molte piante di insalata, dietro dei vetri, illuminate da delle lampade.

le insalate di Good Bank

Abbiamo faticato a capire il senso di questa cosa, per poi scoprire che l’idea di fondo di questo locale (i cui piatti vedono sempre la presenza di insalata) è quella di servire insalate coltivate direttamente nel ristorante.
La freschezza al massimo livello.

uno dei piatti di Good Bank

Riservandoci di approfondire ulteriormente la qualità della loro cucina, non sappiamo neanche esprimere una opinione su questa scelta, affascinante per certi versi e meno per altri.

l’ingresso di Good Bank

Ma se siete curiosi e volete assaggiare dell’insalata appena colta, ora sapete dove andare.

Pubblicato in: 14° viaggio, charlottenburg (kantstrasse), mitte nord-est

MANGIARE (estate 2018, le novità)

Come accennato nel post precedente, in questo viaggio estivo non abbiamo fatto grandi scoperte culinarie.
Siamo stati da Madami, piccola catena di ristoranti vietnamiti che trovate anche a Rosa-Luxemburg-Straße 3 (tra Alexanderplatz e Hackescher Markt), ricavandone una impressione abbastanza positiva.

i piatti di Madami

Vi segnaliamo inoltre un kebabbaro poco appariscente, sito all’incrocio tra Wilmersdorfer straße e Kantstraße, di nome Falafel.

l’esterno di Falafel

Ve lo segnaliamo per il suo buon kebab, fatto in casa (come da insegna, li abbiamo visti coi nostri occhi assemblare personalmente lo spiedo) e per i suoi rispettabilissimi falafel, fritti all’istante e ottimamente conditi (a richiesta anche con delle deliziose melanzane fritte).

l’interno di Falafel

Quello dei falafel è un mondo che in Italia deve ancora decollare.

Pubblicato in: 14° viaggio, mitte nord-est

LUX 11

Come sapete negli scorsi viaggi abbiamo oscillato tra affittare case private o dimorare in albergo. Questa volta abbiamo voluto azzardare una soluzione intermedia: pernottare in un albergo, ma selezionandone uno che offriva non camerette, ma micro-appartamenti, ovvero che avessero anche un angolo cottura, un frigorifero e il minimo indispensabile per cucinare e gestire colazioni, pranzi e cene.

il Lux 11

La nostra scelta è caduta sul Lux 11, un albergo vicinissimo ad Alexanderplatz, realizzato recentemente ristrutturando un normale palazzo della zona riadattandolo a questa funzione.

la nostra stanza nel Lux 11

Come potete notare nella panoramica qui sopra (cliccateci sopra per vederla nelle sue reali dimensioni), la nostra stanza era caratterizzata da una camera da letto più grande rispetto a quelle in cui ci siamo ritrovati nelle nostre più recenti sortite alberghiere, varie finestre che davano sull’esterno (compreso, in particolare, il delizioso bow window che potete intravedere alla sinistra del televisore e nella foto sotto).

cena nel bovindo

Nella stanza erano anche presenti il lavandino e la doccia, mentre, nel piccolo corridoio che portava dalla porta di ingresso alla camera da letto, trovavano spazio la micro-cucina (con frigorifero, lavastoviglie, forno a microonde e fornelli) e il bagno vero e proprio.

le nostre finestre

Detto che l’albergo ha presentato il consueto mix di pregi e difetti, risultando sufficientemente adeguato alle nostre esigenze, e detto della magnifica vista della Torre della televisione che ha allietato le nostre giornate, rimane da dare un giudizio complessivo su questa scelta.

la vista notturna

Giudizio che approfondiremo per certi aspetti nel prossimo post ma che possiamo sintetizzare dicendo che, in effetti, questa scelta è PROPRIO una via di mezzo tra il classico albergo e la casa in affitto: rispetto all’albergo ha un costo maggiore ma evidenti vantaggi, rispetto alla casa privata ha meno spazio, meno comodità, meno dotazione, ma, visto quante poche se ne trovano ultimamente, può essere comunque una valida alternativa per chi ha piacere a prepararsi personalmente la colazione e magari preferisce non pranzare e cenare sempre fuori.

Pubblicato in: 14° viaggio, mitte nord-est

ROSA-LUXEMBURG-PLATZ

Capita spesso che le strade o le piazze intitolate ad un qualche personaggio abbiano uno scarsissimo legame con la sua storia personale o la sua visione del mondo.
A volte invece capita che, per svariati motivi, gli spazi intitolati a qualcuno sembrano avere uno speciale legame con lui (o lei) e sembrano calzargli a pennello, strade e viali che benissimo rimandano a ciò che di significativo aveva combinato la persona a cui sono stati dedicati.

Rosa-Luxemburg-Platz

Rosa-Luxemburg-Platz è una piazza situata a due passi da Alexanderplatz, ma ancora, fortunatamente, estranea alla colossale movida turistica che giornalmente assalta le vie centrali di Berlino.
Come potete notare nella foto sopra, per arrivarci l’ideale è percorrere la strada rettilinea, anch’essa intitolata a Rosa Luxemburg, che per qualche centinaio di metri parte dalla piazza in direzione centro.

il teatro Volksbühne

Questa piazza ci è piaciuta, e ci è sembrata sposare perfettamente la figura della Luxemburg, a noi molto cara, per varie ragioni.
Intanto perché è una piazza dove la cultura la fa da padrona, tanto è vero che al suo centro domina forte la struttura del Volksbühne, un teatro ormai secolare e ancora pienamente funzionante, mentre su un lato della piazza svetta il cinema Babylon (ogni riferimento alla serie televisiva crediamo sia voluto), cinema che ha mantenuto perfettamente l’estetica della sua costruzione (tardi anni ’20) e che nella sua programmazione predilige film d’autore e rassegne di quello che una volta si chiamava cinema d’essai.

il cinema Babylon

Aggiungiamo che, di fatto sempre su questa piazza anche se formalmente siamo sulla Kleine Alexanderstraße, si affaccia la sede del partito (di sinistra, of course) Die Linke.

la sede di Die Linke

Ciliegina sulla torta una serie di frasi della stessa Luxemburg che troviamo per terra, lungo tutta la piazza, a sorprendere gli ignari passanti.

una delle frasi di Rosa Luxemburg lungo Rosa-Luxemburg-Platz

Va anche detto che questa piazza e questo quartiere hanno una storia legata a doppio filo con l’esperienza politica della Luxemburg e della sinistra tedesca.

Insomma, una volta tanto, uno spazio del quale, immaginiamo, Rosa Luxemburg potrebbe essere orgogliosa e che risulta essere qualcosa di più di una semplice intitolazione.

Pubblicato in: 12° viaggio, mitte nord-est

ZOE

Come di consueto due parole sulla nostra sistemazione in questo dodicesimo viaggio.

l’hotel Zoe

Sempre a causa delle mutate leggi sulle case-vacanza, anche questa volta abbiamo optato per un albergo: l’hotel Zoe (del gruppo Amano) situato dietro Hackescher Markt (e quindi molto comodo per S-Bahn e tram, oltre ad essere vicinissimo ad Alexanderplatz).

l’ingresso dell’hotel Zoe

Anche per questo albergo vale grosso modo quanto dicemmo per il Motel One situato poco distante.
Abbastanza economico e moderno (che per certi versi è un complimento, per altri no) può essere una buona soluzione per chi non vuole spendere troppo, ma pretende un minimo garantito di servizi e qualità.

la nostra stanza

Tra i difetti possiamo indicare la solita stanza piccolina, alcuni aspetti dell’arredo che non tengono conto di clienti sotto il metro e settanta (complicandogli la vita) e qualche mano un po’ troppo lunga tra coloro che rifanno le stanze.
Ma nel complesso può essere una scelta ragionevole