Pubblicato in: 20° viaggio, tiergarten

TIERGARTEN (sud-occidentale)

Altro quadrante del Tiergarten al quale abbiamo dedicato una passeggiata. Questa volta il punto di partenza può essere identificato con il Museo all’aperto delle lanterne a gas (ve lo ricordate ?).

Tiergarten2_58
il Neuer See

Questa zona del parco si caratterizza per un laghetto dalle molte diramazioni (vedi foto sopra), il Neuer See. La presenza delle sue rive rende particolarmente affascinante questo angolo di parco.

Tiergarten2_63
il Neuer See

Ma lungo queste rive troviamo anche frammenti drammatici della storia del secolo scorso. E’ qui, ad esempio, che è stato vigliaccamente ucciso Karl Liebknecht. Un memoriale, posto esattamente dove gli spararono alla schiena, ricorda l’orribile episodio .

Tiergarten2_64
il Karl-Liebknecht-Denkmal

Ma seguendo le rive del laghetto (che poi non è affatto minuscolo) si incontrano tanti punti deliziosi, come questo Löwenbrücke.

Tiergarten2_72
il ponte dei leoni

O come questo porticciolo dal quale si possono affittare le barche per solcare le acque del lago.

Tiergarten2_77
porticciolo sul Neuer See

Poco oltre troviamo un altro punto centrale per la storia tedesca e la storia del socialismo. Il ponte che vedete sotto, il Lichtensteinbrücke, ha un passaggio che prende il nome da Rosa Luxemburg, perché qui sarebbe stato gettato in acqua il suo cadavere.

Tiergarten2_79
il Rosa-Luxemburg-steg

Sotto il ponte c’è anche una targa in memoria dei fatti accaduti.
Per ravvivare il nostro spirito ci siamo allora spostati poco più a nord, dove abbiamo trovato il Rosengarten. (con tanto di fontana, chiamata Brunnenschale)

Tiergarten2_81
il Rosengarten

Risalente all’inizio del XX secolo, ma anch’esso vittima della Seconda Guerra Mondiale, questo roseto incantevole solo negli ultimi 15 anni è tornato alla sua originale bellezza.

Tiergarten2_84
il Rosengarten

Se volete visitare tutti o alcuni dei luoghi che vi abbiamo segnalato in questo e nel post precedente, potete aiutarvi consultando questa mappa interattiva che abbiamo creato all’uopo.

Pubblicato in: 20° viaggio, friedrichshain

FRIEDHOF DER MÄRZGEFALLENEN

Torniamo nel quartiere semi-centrale Friedrichshain (distretto di Friedrichshain-Kreuzberg) per visitare un luogo che è stato il centro di una lunghissima battaglia politica e simbolica, ma anche drammatica: il Friedhof der Märzgefallenen.

Marzgefallen05
l’ingresso del Friedhof der Märzgefallenen

Ci troviamo adiacenti alla punta meridionale del Volkspark Friedrichshain, del quale questo sito fa, di fatto, parte, e si può arrivare qui, molto facilmente, con alcuni tram direttamente da Alexanderplatz in sole 3 fermate, scendendo a Platz der Vereinten Nationen.
L’accesso al Cimitero dei caduti di marzo è del tutto gratuito (ma controllate sempre giorni e orari delle aperture).

Marzgefallen07
il percorso verso il cimitero

Tutto inizia con i moti berlinesi del 1848, che nel marzo di quell’anno videro la repressione prussiana provocare la morte di oltre 250 manifestanti. La degna sepoltura per questi martiri provocò tutta una serie di manifestazioni e ulteriori incidenti che portarono infine alla creazione di questo cimitero dedicato a loro (per i dettagli, e per avere un quadro più preciso, vi invitiamo a seguire i vari link disseminati lungo questo post).

Marzgefallen10
pannelli illustrativi nel Friedhof der Märzgefallenen

Più avanti, nel novembre e dicembre 1918, altre vittime della cosiddetta rivoluzione di novembre, vennero seppellite qui, a segnalare una vicinanza e una affinità tra le diverse rivolte. Durante il nazismo questo sito venne, per ovvie ragioni, dimenticato per poi ritornare luogo di periodiche celebrazioni ai tempi della DDR.
In tutti questi anni è stato ridisegnato e “migliorato” svariatissime volte.

Marzgefallen11
l’ingresso vero e proprio al cimitero

Dopo la riunificazione il cimitero è stato integrato con tutta una serie di pannelli informativi e una mostra permanente (ma chiusa in questo periodo di COVID) situata all’interno di un container, scelta singolare, ma non del tutto priva di fascino, per renderlo più comprensibile ai visitatori (la scritta recita “nonostante tutto questo e tutto quello“).

Marzgefallen04
il container contenente la mostra permanente

Al centro del cimitero spicca una lapide commemorativa che nella parte posteriore vede incisi i nomi di 249 persone che morirono nel marzo del 1848. Nella parte anteriore invece troviamo scritto (speriamo il traduttore funzioni bene):

Hai eretto tu stesso il monumento
solo un serio avvertimento parla da questa pietra
che il nostro popolo non rinunci mai a ciò per cui sei morto
per essere unito e libero

Marzgefallen15
la lapide commemorativa al centro del cimitero

Sul sito ufficiale trovate tutto quello che potete desiderare, e, se decidete di visitare questo cimitero, ricordatevi e soffermatevi sulle tante battaglie che lo hanno portato ad essere così come è, perché questo è uno di quei luoghi dove i simboli si affastellano nel tempo e dove tutti pensano di dover dire la loro rileggendo e ricostruendo la storia (non sempre rispettando il sacrificio di chi qui riposa).

Marzgefallen18
le tombe delle vittime del 1918

Molto di più di quello che può sembrare a prima vista. 

Pubblicato in: 18° viaggio, wedding

SIEDLUNG SCHILLERPARK

Rimaniamo nel quartiere Wedding, punta nord del distretto di Mitte. A poca distanza dalla parte più settentrionale dello Schillerpark c’è un complesso di edifici chiamato Siedlung Schillerpark.

il Siedlung Schillerpark

E’ un altro esempio di mini-quartiere costruito negli anni ’20, in piena Repubblica di Weimar, con l’obiettivo di creare alloggi per le classi lavoratrici che fossero moderni, economici, funzionali e pensati dai maggiori e più visionari architetti dell’epoca (oggi si riesce a fare qualcosa di simile nelle nostre metropoli ?).

il Siedlung Schillerpark

Anche questo complesso è diventato Patrimonio dell’Unesco, si estende in un’area rettangolare piccolina, all’incirca 200×100 metri.

edificio del Siedlung Schillerpark

Progettato da Bruno Taut, il Siedlung Schillerpark si sviluppa intorno ad alcune strade del cosiddetto Englisches Viertel (quartiere inglese), e i nomi delle strade lo testimoniano.

strade del Siedlung Schillerpark

Anche questo complesso spicca per la modernità degli edifici, l’omogeneità e le rifiniture dei palazzi e la sensazione che dietro ci sia una idea di vita sociale che manca del tutto in tutte le periferie romane nate negli anni ’50.

edificio del Siedlung Schillerpark

Come tutte le cose può piacere o non piacere, ma certamente si fa amare l’idea di soddisfare il bisogno di alloggi attraverso una politica illuminata.

finestre di un edificio del Siedlung Schillerpark

Da sottolineare anche i grandi spazi interni tra i palazzi, anche questi immaginati per garantire una migliore qualità della vita.

cortili interni nel Siedlung Schillerpark

Tra tutti i complessi di questo tipo che abbiamo visto (ormai ce ne manca solo uno…), questo ci appare quello più vicino al progetto originale e nel quale ciò che vediamo sembra davvero la realizzazione di una idea forte.
Quando architettura e storia vanno a braccetto.

Per altre informazioni cliccate qua.

Pubblicato in: 08° viaggio, lichtenberg

MEMORIALI NEL ZENTRALFRIEDHOF FRIEDRICHSFELDE

Come detto nel post precedente, nel Zentralfriedhof Friedrichsfelde si sono svolte diverse battaglie simboliche (ma terribilmente reali) per l’affermazione di questo o quest’altro ideale. Al suo interno si trovano diversi memoriali o spazi dedicati a specifici eventi.
Ne esamineremo qualcuno.

ZentralFriedhof_Memoriali_1
memoriale alle vittime del 5 luglio 1951

Questo sopra è un memoriale per le vittime di un disastro marittimo avvenuto nella DDR il 5 luglio 1951 (non chiedeteci di più…).

ZentralFriedhof_Memoriali_2
il Revolutionsdenkmal

Altra storia esemplare è quella del Monumento alla rivoluzione, costruito negli anni ’20 per ricordare le vittime delle agitazioni spartachiste di qualche anno prima (tra le quali Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg).

Venne prima danneggiato e poi del tutto distrutto dai nazisti negli anni a seguire.

ZentralFriedhof_Memoriali_3
Revolutionsdenkmal

Nel dopoguerra si decise, invece di ricostruirlo, di sottolinearne l’assenza attraverso la conservazione del vuoto lasciato dai nazisti (rimanevano solo le fondamenta del monumento) e l’erezione di un piccola struttura esplicativa.

ZentralFriedhof_Memoriali_4
il memoriale per le vittime del nazismo

Altro memoriale presente nel cimitero è questo dedicato alle vittime del nazismo. Sempre per l’ossessione sui simboli tipica di questo luogo noterete la presenza del triangolo rosso. La DDR ci teneva ad omaggiare soprattutto le vittime politiche del nazismo, trascurando tutte le altre, probabilmente ritenute meno importanti.

ZentralFriedhof_Memoriali_5
indicazioni nel cimitero

Questo è un cimitero talmente ampio e ricco da prevedere al suo interno indicazioni (fortunatamente abbastanza chiare) per aiutare le persone a trovare ciò che cercano, nei cartelli sopra noterente quelle per il Revolutionsdenkmal e quelle per la künstlergräber, una zona in cui sono seppelliti esclusivamente artisti.

ZentralFriedhof_Memoriali_6
la zona dedicata agli artisti

Questa foto finale solo per sottolineare che non solo di politica e guerre ideologiche vive questo luogo.

Ulteriori dettagli sulle cose di cui abbiamo parlato in questo post li troverete sul sito ufficiale del cimitero.

Pubblicato in: 08° viaggio, lichtenberg

IL CIMITERO DEI SOCIALISTI

All’interno del Zentralfriedhof Friedrichsfelde c’è il cosiddetto Memoriale dei socialisti.

CimiteroSocialisti_1
il Memoriale dei socialisti

E’ uno spazio nel quale sono seppelliti alcuni tra i protagonisti della storia del socialismo tedesco (e non solo) del secolo scorso. Tra questi nomi illustrissimi quali quelli di Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg.

CimiteroSocialisti_3
la tomba di Rosa Luxemburg

Al centro delle lapidi e delle tombe c’è un monolite/menhir sul quale campeggia la scritta (un tantinello ambigua) “Die toten mahnen uns” (generalmente tradotta come “i morti ci ammoniscono“). Anche se non si vede nelle foto, c’è anche una grande lapide collettiva con un elenco di vittime della Repubblica di Weimar, della Guerra civile spagnola e della resistenza al nazismo.

CimiteroSocialisti_2
i morti ci ammoniscono

La cosa interessante, e molto particolare, di questo cimitero (non solo di questa ala, come vedremo), è che nei decenni è stato il luogo di una intensa battaglia tutta simbolica ma giocata attraverso la continua distruzione/ricostruzione di memoriali, tombe e quant’altro.
Ad esempio quando la DDR decise di realizzare questo memoriale e di portarci i resti di alcuni grandi socialisti del passato, trasformò questo spazio in un luogo dove seppellire i tedeschi che, a loro parere, erano stati meritoriamente utili alla causa del socialismo. Di fatto essere seppelliti in questo angolo del cimitero, o nell’adiacente pergolenweg, diventava un giudizio sull’operato in vita delle persone (giudizio che poteva anche essere modificato in un secondo tempo con relativo spostamento della salma).
Insomma era un modo per dire forte e chiaro se quel funzionario di partito o quell’intellettuale era stato fedele alla linea (con tutto quello di orrendo che questo poteva significare in uno stato iper-burocratizzato come la Repubblica Democratica Tedesca).

CimiteroSocialisti_4
il Gedenkstätte der Sozialisten

Questa guerra sul piano simbolico non è terminata con la riunificazione delle due Germanie, tanto è vero che gli attuali vincitori si sono sentiti in obbligo (?) di controbilanciare questo ampio spazio dedicato ai socialisti tedeschi ponendogli proprio di fronte una piccola lastra di marmo dedicata alle vittime dello stalinismo.

CimiteroSocialisti_5
den opfern des stalinismus

C’è sempre qualcuno che deve aggiungere l’ultima parola, in uno scontro che non sembra avere fine.
Continueremo questo discorso nel prossimo post, se invece volete approfondire la vostra conoscenza di questo luogo potete andare sul suo sito ufficiale.