Pubblicato in: 13° viaggio, siemensstadt

SIEMENSBAHN (seconda parte)

Come accennato nel primo post dedicato alla Siemensbahn, dopo un chilometro e mezzo di passeggiata si arriva alla seconda stazione abbandonata, chiamata, non a caso Siemensstadt.

la stazione (abbandonata) Siemensstadt

Ci troviamo infatti in quel quartiere di Berlino chiamato Siemensstadt (la città della Siemens) proprio perché era nato per ospitare i suoi operai non lontano dalle fabbriche.
Anche questa stazione è abbastanza facilmente raggiungibile arrampicandosi (è sopraelevata) ai lati della stessa, e anche questa è molto affascinante nel suo abbandono.

la stazione (abbandonata) Siemensstadt

E’ anche un punto consigliato per chi non avesse voglia di passeggiare sugli ex-binari e volesse semplicemente visitare una stazione abbandonata.
Si trova infatti a un centinaio di metri dalla fermata della U7 chiamata Rohrdamm.

l’insegna della stazione (abbandonata) Siemensstadt

Arrivati a questo punto della passeggiata, vi consigliamo di scendere a terra e proseguire seguendo la Siemensbahn abbandonando il percorso dei binari, questo per due semplici ragioni.

la Siemensbahn

La prima è che ormai siamo arrivati in città e la ex-linea della metropolitana corre alta su pilastri di ferro (e quindi non avete più l’opportunità di scendere se volete, se non rischiando di farvi male).
La seconda è che la terza e ultima stazione abbandonata è localizzata in maniera tale da non permettere ingressi o uscite (se non dimostrando qualità arrampicatorie molto fuori della norma).

la stazione (abbandonata) Wernerwerk

Come potete intravedere nella foto sopra, la terza stazione, chiamata Wernerwerk, si trova in una area chiusa, e quindi sconsigliamo di arrivarci dai binari (ammesso che questa parte di percorso sia utilizzabile) per non rischiare di rimanere intrappolati.

l’insegna della stazione (abbandonata) Wernerwerk

Si conclude qui la nostra passeggiata, poiché da questa stazione la Siemensbahn procedeva fino alla stazione Jungfernheide, ad oggi ancora perfettamente funzionante.

Ma se amate il fascino delle rovine, questa passeggiata fa decisamente per voi.

Pubblicato in: 13° viaggio, siemensstadt

SIEMENSBAHN (prima parte)

Interrompiamo i post natalizio-festivi per suggerire una passeggiata sui generis.

Dovete sapere che a Berlino hanno così tante linee di metropolitane che ogni tanto (alla faccia nostra) qualcuna la chiudono perché non è abbastanza utilizzata.
E’ il caso della cosiddetta Siemensbahn, che ci ha dato spunto per una passeggiata molto particolare e molto intrigante.

la stazione (abbandonata) Gartenfeld

Costruito negli anni ’20 per facilitare gli spostamenti dei lavoratori della Siemens, questo tratto di metropolitana vide diminuire i passeggeri quando le fabbriche e la stessa sede della Siemens si trasferirono altrove, per poi essere chiuso nel 1980.
La cosa interessante, e il motivo della nostra passeggiata, è che il tratto non è stato demolito o ristrutturato, ma, ad oggi, semplicemente abbandonato.

la stazione (abbandonata) Gartenfeld

Se volete seguirci in questo cammino, vi consigliamo di partire dalla stazione più esterna tra quelle chiuse, Gartenfeld, che si trova all’incrocio tra la Saatwinkler Damm e la Gartenfelder Strasse (siamo nel distretto nord-occidentale di Spandau).
La stazione è nascosta dagli alberi e da alcuni palazzi, ma non è difficile trovarla, se non altro perché è sopraelevata rispetto al livello della strada.

la stazione (abbandonata) Gartenfeld

Come per tutto il percorso della Siemensbahn, in teoria l’accesso a questa stazione è vietato e ci sono delle recinzioni tese proprio a evitare che si possa entrare in questi spazi, ma sono moltissimi i punti in cui sono state praticate delle aperture e quindi, se volete, è abbastanza agevole visitare questi siti.

i binari della Siemensbahn

Il nostro consiglio, una volta visitata la stazione Gartenfeld, è di passeggiare seguendo i binari (o ciò che ne resta). Ci ha fatto un effetto (ancora una volta) straniante ritrovarci in questi spazi che, pur essendo vicinissimi a case e strade, profumano di apocalisse e ci mostrano come la natura riprenderebbe rapidamente i suoi spazi a valle della nostra eventuale scomparsa.

i resti della Siemensbahn

La scelta di fare questa passeggiata di inverno si è dimostrata vincente, perché gli alberi spogli ci hanno facilitato il cammino e la visione.
Camminando incontrerete quindi, oltre a binari e traversine, anche resti di altre infrastrutte (vedi foto sopra e sotto).

i resti della Siemensbahn

Proseguendo sui binari arrivete, dopo circa un chilometro e mezzo, alla seconda stazione.
Di questo parleremo nella seconda parte di questo post.

Pubblicato in: 06° viaggio, siemensstadt

SIEMENSSTADT

La storia di Berlino è la storia di progressive annessioni al nucleo centrale, incorporazioni di quartieri, comuni, realtà sociali e architettoniche cresciute e sviluppatesi autonomamente e solo in un secondo tempo confluite in quella che oggi chiamiamo Berlino.

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la Siemensstadt

Tra queste realtà ci sono anche quartieri operai sorti nei pressi di grandi industrie nate nell’800.
E’ il caso della Siemensstadt (la Città della Siemens).
Situata al confine nord-ovest di Charlottenburg, è la dimostrazione di come, a differenza di quello che accadde a Roma, anche questo tipo di quartieri (periferici, destinati alla fasce meno abbienti della popolazione) possano essere realizzati in maniera dignitosa, funzionale e civile, con l’iniziativa privata che si coniuga a dovere con il potere pubblico garantendo gli interessi di entrambi.

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la Siemens oggi

Non solo archeologia industriale.

p.s. Nel prossimo post illustreremo come mai ci siamo trovati a camminare per questi luoghi…