Consueta rubrica più o meno fissa, dedicata ad immagini di statue e sculture varie che ci hanno incuriosito in questo ventesimo viaggio. Questa volta divisa in due tranches, la prima dedicata ad una sorta di percorso attraverso la storia di Berlino e della Germania.
Partiamo dalla Prussia di inizio ‘800, con questo busto dedicato a Heinrich Friedrich Karl von Stein, situato nella bella Steinplatz.
Poco più tarda la figura di Helmuth Karl Bernhard von Moltke, che col suo sguardo severo domina la Großer Stern all’interno del Tiergarten.
Andiamo avanti negli anni e spostiamoci negli anni ’30 del ‘900, quando venne realizzato l’Olympiapark e le statue che vedete sotto (che a uno sguardo distratto sembrano farsi un selfie).
Nel dopoguerra, a custodire i morti dei vari moti rivoluzionari commemorati nel Friedhof der Märzgefallenen, venne messo questo marinaio rosso, realizzato da Hans Kies, scultore e politico della Germania Est .
Stesso stile per questa operaia edile che eroicamente rimuove le macerie dovute ai bombardamenti su Berlino nella Seconda Guerra Mondiale, realizzata da Fritz Cremer e ora posta di fronte al Rotes Rathaus.
Forse meno riuscita è quest’opera in bronzo di Gerhard Rommel realizzata per il Neuer Marstall (le scuderie reali) e dedicata ad un Karl Liebknecht messo in alto ed esageratamente in rilievo, che proprio non ci entusiasma.
Dello stesso autore, e sempre in centro, quest’altra scultura intitolata “Denkmal für die Erbauer des Stadtzentrums“, che per l’effetto che ci fa potremmo definire “quell’arte brutta che ci piace“. 🙂
Concludiamo con un altro lavoro di Fritz Cremer, questa volta dedicato al poeta Johannes Becher, (di lui e di una sua residenza abbiamo parlato qua) ospitato negli spazi gradevolissimi del Bürgerpark Pankow.
Con questa postura sorprendentemente informale, concludiamo questo post che ha cercato di unire la lunga e complessa, a volte contorta, storia di Berlino con alcune delle tantissime sculture che incontriamo nel nostro vagabondare urbano.