Nello scorso viaggio, in questo post, avevamo raccontato, dal nostro punto di vista, i pregi (pochi) e i difetti (parecchi) del nuovo aeroporto di Berlino: il Flughafen Berlin Brandenburg.
Oltre un anno dopo speravamo di trovare superati almeno alcuni di questi problemi, invece ci siamo ritrovati in una situazione addirittura peggiore.
In particolare ci siamo ritrovati nel girone dantesco (e kafkiano) dei controlli di sicurezza, dove le spaventose file che ricordavamo sono state confermate, così come confermata è stata la gestione bislacca, irrazionale e imparziale delle stesse.
Ma il disastro nasce innanzitutto dall’incredibile gestione dei controlli: lenti, pignoli, effettuati da gente sgarbata e che sembra godere nel perdere tempo e allungare i tempi di imbarco. Se a Fiumicino per i controlli basta meno di un minuto a persona, qui ce ne vogliono almeno 10.
Prima esigono posizioni molto precise sotto lo scanner che controlla cosa si abbia addosso aggiungendo fantasiose esigenze (“tirati giù le maniche della felpa“, “metti ben larghe le braccia“, “svuotati completamente le tasche, anche dai fazzoletti” ecc.), poi, in ogni caso, ti passano uno scanner manuale addosso, poi ti controllano i bagagli o i giacconi con il cerca-esplosivi… insomma i tempi si dilatano a dismisura.
Ma il punto non è la complessità e articolazione dei controlli. Il punto è che se ogni controllo dura così tanto, allora devi dotarti di personale per i controlli proporzionato e adeguato alla massa di passeggeri che transitano per l’aeroporto, altrimenti il caos te lo sei cercato e l’hai fortemente voluto.
In ogni caso consigliamo a tutti di arrivare in aeroporto almeno 2 ore prima della partenza, altrimenti si rischia seriamente di perdere il volo.