Pubblicato in: 21° viaggio, oltre berlino

RIPARTENZA 2022

Nello scorso viaggio, in questo post, avevamo raccontato, dal nostro punto di vista, i pregi (pochi) e i difetti (parecchi) del nuovo aeroporto di Berlino: il Flughafen Berlin Brandenburg.

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il monitor della ripartenza

Oltre un anno dopo speravamo di trovare superati almeno alcuni di questi problemi, invece ci siamo ritrovati in una situazione addirittura peggiore.

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fila per i controlli di sicurezza

In particolare ci siamo ritrovati nel girone dantesco (e kafkiano) dei controlli di sicurezza, dove le spaventose file che ricordavamo sono state confermate, così come confermata è stata la gestione bislacca, irrazionale e imparziale delle stesse.

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kerosin – adrenalin (soprattutto adrenalin)

Ma il disastro nasce innanzitutto dall’incredibile gestione dei controlli: lenti, pignoli, effettuati da gente sgarbata e che sembra godere nel perdere tempo e allungare i tempi di imbarco. Se a Fiumicino per i controlli basta meno di un minuto a persona, qui ce ne vogliono almeno 10.
Prima esigono posizioni molto precise sotto lo scanner che controlla cosa si abbia addosso aggiungendo fantasiose esigenze (“tirati giù le maniche della felpa“, “metti ben larghe le braccia“, “svuotati completamente le tasche, anche dai fazzoletti” ecc.), poi, in ogni caso, ti passano uno scanner manuale addosso, poi ti controllano i bagagli o i giacconi con il cerca-esplosivi… insomma i tempi si dilatano a dismisura.

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l’agognato aereo

Ma il punto non è la complessità e articolazione dei controlli. Il punto è che se ogni controllo dura così tanto, allora devi dotarti di personale per i controlli proporzionato e adeguato alla massa di passeggeri che transitano per l’aeroporto, altrimenti il caos te lo sei cercato e l’hai fortemente voluto.

In ogni caso consigliamo a tutti di arrivare in aeroporto almeno 2 ore prima della partenza, altrimenti si rischia seriamente di perdere il volo.

Pubblicato in: 21° viaggio, tempelhof

FLUGHAFEN TEMPELHOF

Durante il nostro quattordicesimo viaggio, in questo post, eravamo stati buoni profeti, ed effettivamente ora è possibile visitare l’ex Aeroporto di Tempelhof.

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la solita aquila all’ingresso di Tempelhof

Andando su questo sito, è possibile scegliere tra 3 diversi percorsi per visitare l’aeroporto (sempre e solo accompagnati da una guida), prenotare la visita e pagare la giusta mercede.
Noi abbiamo scelto la visita generalista (“Mythos Tempelhof“), ma volendo ce n’è una dedicata a sotterranei, tunnel e bunker (“Verborgene Orte“) e un’altra incentrata sui legami tra questo sito e il nazismo (“Spurensuche zur NS-Geschichtedes Flughafens Tempelhof 1933–1945“) .

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l’esterno di Tempelhof

In alternativa ci si può presentare al punto di incontro dei tour presso il centro visitatori (dove troverete una piccola mostra sulla storia dell’aeroporto) in Platz der Luftbrücke (accanto a quello che era l’ingresso principale dell’aeroporto). Per arrivarci potete comodamente utilizzare la U6.

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l’interno dell’aeroporto

La visita ci è molto piaciuta e, a differenza di quanto accaduto a Tegel, qui si ha davvero la possibilità di toccare con mano la storia di questo complesso e vederne l’evoluzione e le modifiche, attraverso alcune sale particolarmente ben conservate, come nella foto sopra, che sembrano aver fermato il tempo.

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corridoio nell’ex-aeroporto

Da un lato si apprezzano le qualità architettoniche di questo ex-aeroporto, dall’altro è impossibile non riflettere su come e quanto sia cambiata l’idea stessa di aeroporto (dagli anni ’30 in avanti) e di come anche quello che ai suoi tempi era considerato uno dei più grandi al mondo, oggi appaia molto più a misura d’uomo degli aeroporti contemporanei, meno contaminato dal commercio e, nel suo relativo abbandono, ormai purificato dall’influenza nefasta del capitale e della politica.

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c’era una volta il telefono…

In questi luoghi sono passati gerarchi nazisti, ufficiali americani, piloti che facevano avanti e indietro per fornire Berlino delle sue necessità basilari… davvero tanta e importante Storia.

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sulla pista di Tempelhof

La visita prevede anche l’affacciarsi sulla parte finale delle piste dell’aeroporto e la possibilità di calpestarle, lì troneggia uno degli aerei usati per il ponte aereo citato prima, e aiuta a comprendere come, inizialmente, gli aeroporti fossero luoghi aperti e non sigillati come accade oggi (o perlomeno dagli anni ’80), pensati anche per ospitare chi accompagnava i viaggiatori.

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ristorante e valigie

Per noi una visita piacevole che non escludiamo di bissare selezionando una delle altre due opzioni (magari d’estate, con le giornate più lunghe e maggiore luce…)

Pubblicato in: 20° viaggio

S9 E FEX

Forse l’unica cosa che abbiamo apprezzato del nuovo aeroporto è la localizzazione della stazione dei treni, che si trova due livelli più in basso rispetto al punto dal quale si esce dopo aver ritirato i bagagli.

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la stazione dei treni sotto il Flughafen Berlin Brandenburg

Rispetto a Tegel, dove l’unico treno presente dispensava curriwurst o Schönefeld, dove per raggiungere i treni si dovevano percorrere centinaia di metri con le valigie, un netto passo in avanti.

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S9 in partenza

Chiaramente tutto quanto scrivemmo in questo post, adesso non è più vero. Ora abbiamo un’offerta, per chi vuole muoversi su rotaia dall’aeroporto, piuttosto ricca.

Vi segnaliamo alcune delle possibili alternative:
1) il treno regionale RE7, che parte ogni ora e che vi porta rapidamente nelle principali stazioni di Berlino (Alexanderplatz, Hauptbahnhof, Zoologischer Garten, Charlottenburg… tanto per darvi un’idea per arrivare a quest’ultima stazione ci mette 44 minuti)
2) il treno regionale RB14, che pure parte ogni ora e che vi porta rapidamente nelle principali stazioni di Berlino (questo per arrivare a Charlottenburg ci mette 48 minuti)

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nuovo capolinea per la S9

3) la linea S9 della S-Bahn, il cui capolinea è stato prolungato fino al nuovo aeroporto (come da foto), quello precedente, Schönefeld, è ora stato ribattezzato BER Terminal 5 (attualmente non operativo) e che effettua molte più fermate dei regionali, arrivando nella nostra amata Charlottenburg in poco più di un’ora

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il FEX

4) c’è poi una novità, un treno (quasi) diretto che dal nuovo aeroporto arriva ad Hauptbahnhof in soli 33 minuti. Si chiama FEX (che sta per flughafen express), ferma anche ad Ostkreuz ed è particolarmente comodo per chi deve subito ripartire da Berlino con un treno per raggiungere una qualsivoglia località tedesca (approfondiremo questo treno quando, prima o poi, lo proveremo), parte due volte ogni ora (ma non ogni mezzora…).

5) ci sono poi altri treni regionali, la metro S45 e anche alcuni autobus, ma per ora ci sembra di poter dire che le principali opzioni per  spostarsi dal nuovo aeroporto siano quelle suindicate.

Resta inteso che il costo per tutti questi trasporti è sempre quello di una normale corsa singola nelle zone ABC (attualmente 3,80 euro).

Pubblicato in: 20° viaggio, oltre berlino

FLUGHAFEN BERLIN BRANDENBURG

Tra i tanti cambiamenti cui abbiamo accennato prima, un posto d’onore spetta al nuovo aeroporto di Berlino: il Flughafen Berlin Brandenburg, intitolato a Willy Brandt.

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arrivati nel Flughafen Berlin Brandenburg

Struttura dalla costruzione costosa, lenta e assai complicata (trovate tutti i dettagli nel link all’inizio del post), nutrivamo grosse aspettative sulla funzionalità di questo nuovo aeroporto.

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camminando verso il ritiro bagagli

Probabilmente eravamo abituati troppo bene, ma la delusione è stata grossa.
La prima cosa che abbiamo notato è stata l’enorme distanza, tutta percorsa a piedi, tra il punto in cui l’aereo ci ha fatto scendere e il punto di ritiro delle valigie.

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400 metri

D’altra parte, foto sopra, le indicazioni delle distanze da percorrere sono di loro già molto significative 😦
Probabilmente eravamo abituati troppo bene con il nostro amatissimo, e piccolo, Tegel, dove una volta scesi dall’aereo con pochi passi si raggiungeva la sala del ritiro bagagli che, di norma, arrivavano quasi immediatamente.

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il ritiro bagagli

Di positivo segnaliamo la presenza nella sala ritiro bagagli (foto sopra) delle macchinette per fare i biglietti (o le tessere) per metro, bus e tram (sono quelle rosse sulla destra della sala, seminascoste da alcuni passeggeri).
Nell’attesa dell’arrivo della nostra valigiona, abbiamo così fatto le due tessere mensili che ci hanno accompagnato in questo viaggio, evitando di perdere altro tempo una volta arrivati nella stazione dei treni.

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l’interno del Flughafen Berlin Brandenburg

Almeno esteticamente questa nuova enorme struttura non è (sempre) un disastro, abbiamo apprezzato queste strane strutture rosse,

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incombenti strutture rosse

così come queste (forse) lampade/illuminazioni all’esterno dell’aeroporto.

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l’esterno del Flughafen Berlin Brandenburg

Il vero disastro però l’abbiamo provato quando siamo partiti per Roma, scoprendo che, per passare la frontiera, con i relativi controlli anti-terrorismo, non solo c’erano file lunghe e lentissime (segno che i varchi fossero decisamente sottodimensionati),

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fila per i controlli

ma, cosa che abbiamo trovato davvero fastidiosa e inconcepibile, queste file erano gestite in maniera arbitraria da alcuni addetti dell’aeroporto in maniera che, senza una ragione evidente, alcuni sfortunati (come noi) si sono fatti un’ora di fila, altri solo una decina di minuti (perché indirizzati su file molto più corte).
Una forma di palese ingiustizia che ci ha fatto molto innervosire (e che a Fiumicino, per dire, non ci è mai capitata).

Bocciato.

p.s. Tutte le informazioni sull’aeroporto le potete trovare sul suo sito ufficiale.

Pubblicato in: 15° viaggio, kladow

FLUGPLATZ BERLIN-GATOW (seconda parte)

Continuiamo ad esplorare l’aeroporto di Gatow .
Il Militärhistorisches Museum Flugplatz Berlin-Gatow non è costituito solamente da aerei ed apparecchiature varie esposte lungo le ex-piste di atterraggio e ai loro dintorni.
Ci sono anche delle strutture coperte che contengono altri materiali molto interessanti.

strutture e radar nel Militärhistorisches Museum Flugplatz Berlin-Gatow

E’ possibile accedere anche all’edificio che ospitava la torre di controllo. Ma per visitare la sala di controllo vera e propria è necessario far parte di visite guidate ad orari fissi.

la torre di controllo del Militärhistorisches Museum Flugplatz Berlin-Gatow

C’è poi l’Hangar 3, al cui interno ci sono una serie di aerei, e non solo, conservati al riparo dalle intemperie (forse perché particolarmente delicati).

l’hangar n.3

Sempre in questo hangar ci sono delle mostre temporanee (noi ne abbiamo visitata una dedicata al ruolo dell’aviazione durante la Prima Guerra Mondiale) e una saletta dove si possono comprare oggetti legati alla storia dell’aeronautica tedesca e anche mangiare qualcosa.

aerei nell’Hangar 3

Da sottolineare il poco spazio dedicato ai dirigibili, anche se troviamo singolare questa statua del generale Hindenburg posizionata accanto a una foto del dirigibile che portava il suo nome e determinò la fine delle ambizioni di questo mezzo di trasporto.

statua nell’Hangar 3

E’ intenzione del museo utilizzare in un prossimo futuro anche gli altri hangar disponibili per ospitare aerei che attualmente non trovano una adeguata sistemazione.

luci nel Militärhistorisches Museum Flugplatz Berlin-Gatow

Concludiamo questo doppio post segnalando anche un discreto spazio riservato alla nota vicenda del ponte aereo per Berlino Ovest, e ribadendo come questo museo gratuito sia davvero valido (almeno per chi è interessato a queste cose).

Davvero un museo sottovalutato.

Pubblicato in: 15° viaggio, kladow

FLUGPLATZ BERLIN-GATOW (prima parte)

Spostiamoci in estrema periferia per una visita che abbiamo fatto particolarmente inaspettata e sorprendente.

l’esterno del Militärhistorisches Museum Flugplatz Berlin-Gatow

Siamo al confine tra i quartieri di Kladow e Gatow, nel distretto di Spandau, quindi nella parte più occidentale di Berlino.
Qui aveva sede l’aeroporto di Gatow, costruito nel 1935 e nel dopoguerra passato in mano alle forze inglesi.

l’ingresso del Militärhistorisches Museum Flugplatz Berlin-Gatow

Specifichiamo subito che arrivare qui con i mezzi pubblici non è banalissimo. Se dal lunedì al venerdì c’è il comodo X34, proveniente dallo Zoologischer Garten, che ferma a circa 700 metri dall’ingresso, nel fine settimana la cosa si fa complessa ed è necessario prendere un paio di autobus più un buon tratto a piedi.
Ma ne vale la pena.

l’interno del Militärhistorisches Museum Flugplatz Berlin-Gatow

Questo (neanche troppo) vecchio aeroporto è stato recentemente trasformato nel Militärhistorisches Museum Flugplatz Berlin-Gatow (di fatto il Museo dell’aviazione tedesca).
Questo museo, dall’ingresso rigorosamente gratuito, è composto di varie sezioni.
Lungo le piste, come potete vedere nelle foto che corredano questo post, sono disseminati un grande numero di aerei.

aereo della DDR nel Militärhistorisches Museum Flugplatz Berlin-Gatow

Sottolineiamo subito che questo museo non discrimina tra le varie Germanie, ma contiene apparecchi di entrambe, come potete verificare osservando il Suchoi della DDR che compare nella foto sopra.

elicotteri nel Militärhistorisches Museum Flugplatz Berlin-Gatow

Ma sulle piste non ci sono solo aerei, anche una nutrita serie di elicotteri, come questi Mil Mi-24 di fabbricazione sovietica.

aerei nel Militärhistorisches Museum Flugplatz Berlin-Gatow

Insomma, se siete appassionati di queste cose o affascinati dal mondo del volo, girovagare su queste piste vi permetterà di (quasi) toccare con mano un sacco di apparecchi più o meno recenti.

missile anti-aereo nel Militärhistorisches Museum Flugplatz Berlin-Gatow

Non solo, sempre sulle piste ci sono tutta una serie di apparecchiature per la contraerea: missili, radar e via cantando.

radar mobile nel Militärhistorisches Museum Flugplatz Berlin-Gatow

Non sappiamo per i più giovani, ma, per quelli della nostra generazione, nomi quali MIG, F104, Mirage, Pershing, sono stati sinonimo di guerra atomica e di incubo nucleare e ci suonano, purtroppo, straordinariamente familiari.
Ritrovarli qui, inoffensivi e destinati alla pura e semplice contemplazione dei passanti, ci suona alquanto rasserenante e oltremodo piacevole.

Continueremo la visita di questo museo nel prossimo post, per chi volesse approfondire, o desiderasse visitarlo, segnaliamo il sito ufficiale, dove troverete tutte le informazioni che vi servono.

Pubblicato in: 14° viaggio, tempelhof

TEMPELHOF 2018

Come già accennato nel 2011 in questo post, Tempelhof è stato un aeroporto all’avanguardia per i suoi tempi e architettonicamente molto interessante.
Di fatto ancora mantiene la struttura di fine anni ’30 che lo caratterizzava e questo lo rende particolarmente piacevole da visitare, perché anche qui respiriamo l’aria di una Berlino e di un’epoca che non c’è più.

l’aeroporto Berlin-Tempelhof

Dopo la sua chiusura molte delle torri che ne caratterizzavano la struttura sono state convertite ad altri usi, affidate ad enti di vario tipo (e non abbandonate, come spesso capita da noi).
Come esempio potete vedere nella foto sotto una sua turm diventata oggi sede di una università.

la torre 9 dell’aeroporto Berlin-Tempelhof

La parte più interessante, l’ingresso dove transitavano i passeggeri, quella che davvero ci potrebbe ricondurre ad ambienti tipici di vecchi film in bianco e nero, è purtroppo ancora chiusa, ma sembra che stiano lavorando per renderla (speriamo) visitabile.

l’ingresso dell’aeroporto Berlin-Tempelhof

Nei pressi dell’aeroporto si trovano vari elementi che rimandano alla storia di questo spazio dalla vita assai variegata, ad esempio questa aquila che siamo stati contenti di ritrovare e che un tempo dominava questa piazza,

l’aquila ritrovata

o il monumento al ponte aereo che salvò Berlino Ovest in uno dei suoi momenti più delicati e che proprio qui vide gli aerei atterrare e ripartire.

il Luftbrückendenkmal

Lo potete trovare nella Platz der Luftbrücke, subito fuori l’aeroporto.

Tempelhof è un luogo che se reso adeguatamente visitabile potrebbe entrare nel giro delle visite berlinesi irrinunciabili.

Pubblicato in: 14° viaggio, tempelhof

RITORNO AL TEMPELHOFER PARK

Era dal quarto viaggio (nel 2011 !) che vi dovevamo qualche immagine del Tempelhofer Park (o forse, più correttamente, Tempelhofer Feld), ve ne parlammo in questo post qua.
Che non si dica che non rispettiamo gli impegni.

uno degli ingressi al Tempelhofer Feld

Essendo subito a sud del Bergmannkiez, abbiamo colto l’occasione per tornarci. Purtroppo rispetto a 7 anni fa abbiamo scelto una giornata abbastanza calda e un orario con il sole a picco, e poiché il grande difetto di questo parco è la mancanza di alberi (essendo un ex-aeroporto non ne sarete certo sorpresi) il tutto ci è apparso alquanto desertico.

il Tempelhofer Feld

Abbiamo comunque incontrato ciclisti e persone che camminavano o (addirittura) correvano, perché in ogni caso questo è un parco pubblico molto vissuto.
Essendo pure un luogo ricco di storia, non mancano i punti nei quali vengono raccontati gli episodi fondamentali realtivi a questi spazi.

punti informativi nel Tempelhofer Feld

La zona dedicata a parco è quella che veniva utilizzata per le piste, l’aeroporto vero e proprio rimane (almeno per ora) inaccessibile ai frequentatori del parco.

l’aeroporto Tempelhof

Nella zona non accedibile è presente un aereo d’epoca, utile a suggerire come doveva apparire tanti anni fa questo scalo.
Il parco è davvero immenso, e non ce la siamo sentiti di percorrerlo tutto sotto il sole, nelle zone che abbiamo attraversato abbiamo incontrato anche una zona dedicata al barbecue e altre zone con specifiche funzioni.

zona riservata nel Tempelhofer Feld

Poi abbiamo rivolto la nostra attenzione alla parte in muratura dell’ex-aeroporto, cosa che approfondiremo nel prossimo post.
Ma se volete ulteriori informazioni potete andare sul sito ufficiale dedicato a questo ex-aeroporto.

Pubblicato in: 13° viaggio

S9

A differenza di altre città, Berlino (e, nella fattispecie, la sua amministrazione, la BVG e la Deutsche Bahn) è sempre al lavoro per integrare, ottimizzare, migliorare la propria, già ottima, rete di trasporti.
Anche in occasione di questo tredicesimo viaggio ci siamo accorti di alcuni importanti cambiamenti, in particolare per quello che riguarda le linee della S-Bahn, quelle che uno si immagina molto statiche e soggette a minimi cambiamenti. E invece…

la S9 alla stazione di Charlottenburg

In passato, occupandoci dei collegamenti con l’aeroporto di Schönefeld, avevamo indicato, come principale mezzo per raggiungere la città, i treni regionali denominati Airport Express.
Quanto scrivemmo è ancora perfettamente vero, e questi treni sono un ottimo mezzo per raggiungere l’aeroporto, ma nel frattempo a questi treni si è aggiunta la linea S9, che adesso collega Spandau con Schönefeld.

indicazioni riguardanti la S9

Rispetto ai treni questa metropolitana ha il vantaggio di partire più spesso (nei giorni in cui siamo stati a Berlino ogni 20 minuti) e di fare più fermate, lo svantaggio è quello di essere un po’ più lenta dei treni.
Di fatto è una importante alternativa per tutti coloro che devono recarsi a Schönefeld (o al nuovo aeroporto, quando verrà inaugurato).

Aggiungiamo pure che, per tutti coloro che sono interessati a recarsi nel quartiere di Köpenick, magari per vedere una partita della Union Berlin, è scomparsa la necessità di cambiare metropolitana a Ostkreuz e ora è molto più facilmente raggiungibile dal centro direttamente con la S3.

Le cose cambiano, anche dove non te l’aspetti.

Pubblicato in: 08° viaggio

AIRPORT EXPRESS

Per la comodità di chi di voi dovesse atterrare a Schönefeld vogliamo dare alcune informazioni su come spostarsi dall’aeroporto alla città di Berlino.

Pur essendoci alcuni autobus che fermano a Schönefeld e da lì portano ai quartieri limitrofi, noi riteniamo che la maniera più pratica per raggiungere la città siano i treni regionali che transitano poco lontano dall’aeroporto e che, in un tempo più che ragionevole, possono portare chiunque in alcuni luoghi chiave della città.
In particolare vi segnaliamo le linee della Deutsche Bahn denominate RB14 e RE7. Entrambe fermano all’aeroporto e nel loro attraversare la città fermano anche in luoghi dove è probabile che sia il vostro albergo. Tra gli altri vi segnalo: il Giardino Zoologico, Friedrichstrasse e Alexanderplatz.
La frequenza è mediamente di una corsa ogni ora per ognuna delle 2 linee, per cui, grossolanamente, una delle due passa almeno ogni mezzora.
Per arrivare ad Alexanderplatz ci mettono poco più di 20 minuti.

Vediamo ora come raggiungere la stazione dei treni.
Come abbiamo visto appena usciti dall’aeroporto si deve percorrere il lungo porticato che fa bella mostra di sé nell’immediato esterno dell’aeroporto. In fondo al porticato c’è un sottopassaggio che porta direttamente ai binari dei treni.

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il sottopassaggio per raggiungere la stazione dei treni a Schönefeld

Se non avete fatto il biglietto nell’aeroporto, in questo sottopassaggio ci sono diverse macchinette automatiche con le quali potete dotarvi dello stesso. Vi ricordo che per le linee del cosiddetto Airport Express non serve uno specifico biglietto, ma un normale biglietto per viaggiare a Berlino (come sapete l’aeroporto è in zona C, la più esterna, per cui per recarvi in centro vi servirà un biglietto, o una tessera, valida per le zone A, B e C che ad oggi costa 3,20 euroni, non certo i 14,00 che chiedono per il romano Leonardo Express).

Purtroppo nel sottopassaggio, e stranamente per gli standard tedeschi, le informazioni su dove e quando partano i treni sono abbastanza scarse. Quello che possiamo dirvi è che le linee che ci interessano partono sull’ultimo binario, quello che si raggiunge arrivando in fondo al sottopassaggio, sulla pensilina del quale si affacciano i binari 4 e 6.
A questo punto ricordatevi di timbrare il biglietto tramite le apposite colonnine (ve le mostreremo più avanti…) e potete salire sul vostro bel treno regionale che, se non lo ricordate, ne parlammo qui, si presenta così.

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viaggiatore su un treno regionale tedesco

Naturalmente queste indicazioni sono valide anche per il ritorno all’aeroporto. Altre informazioni le potete trovare cliccando sui link contenuti in questo post.


aggiornamento marzo 2018

Da qualche tempo è possibile arrivare/partire da Schönefeld anche tramite la linea della metropolitana S9.
Cliccate qua per i dettagli.