Pubblicato in: 07° viaggio, grunewald

IL CIMITERO DEI SENZA NOME

Questo è un luogo magico. E una storia particolarissima.

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l’ingresso al cimitero dei senza nome

Si racconta che nei secoli scorsi, per la particolare forma dell’insenatura creata dalla Penisola Schildhorn e per il gioco delle correnti, ai piedi di questa penisola si rinvenissero abbastanza spesso i corpi di cadaveri: suicidi, persone uccise e poi gettate nel fiume Havel, vittime di incidenti…

Questi corpi non sempre erano riconoscibili e, all’epoca, anche se erano riconoscibili, magari non venivano reclamati da nessuno. C’era pertanto la necessità di rendergli degna sepoltura e, anche per le note questioni riguardanti i resti dei suicidi nei cimiteri, si iniziò a seppellirli poco lontano, nella foresta Grunewald.

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tombe ortodosse nel cimitero dei senza nome

Questo cimitero pertanto nacque naturalmente, non tanto per volontà di qualcuno quanto per necessità  e per il gioco del caso. E all’inizio non era neanche un vero e proprio cimitero, ma solo una zona in cui si seppellivano corpi recuperati. Pian piano però le tombe aumentarono, si iniziò a delimitarne il confine e, molto lentamente, si trasformò in un normale cimitero capace di ospitare non solo suicidi ma anche persone morte (diciamo così) normalmente.

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tombe nel cimitero dei senza nome

Oggi è noto ufficialmente come il cimitero della foresta Grunewald (Friedhof Grunewald-Forst), ma ne sentirete parlare più spesso come del Friedhof der Namenlosen (cimitero dei senza nome) o del Selbstmörderfriedhof (cimitero dei suicidi), ed è un posto davvero speciale.
Non solo è all’interno di una foresta, ma è lontano dalle strade e dai mezzi pubblici. Non ci si può arrivare per caso, e non basta neanche un blando desiderio di trovarlo. Ci sono pochissime indicazioni e, nel dedalo di sentieri che attraversano la foresta Grunewald, per individuarlo serve una forte determinazione (per non dire testardaggine), un sincero desiderio ed un pizzico di fortuna.

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un pizzico di fortuna

Una volta arrivati vi troverete immersi in una incredibile atmosfera timburtoniana, con quell’aura gotica che si mischia alla serenità come solo lui al cinema sa unire. Troverete, nel silenzio della foresta, un mare di verde inseguire, avvolgere, nascondere le tombe, ed avrete l’impressione di essere in un luogo a metà tra le favole e gli incubi, dove il dramma e la quiete si intrecciano in maniera inaspettata.

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tombe nel cimitero dei senza nome

In un luogo così singolare non trovo assurdo che ci siano sepolti i resti di Nico e che alcuni suoi fan arrivino fin qui per rendergli omaggio portandogli qualche dono.

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la tomba di Nico

Ci sono storie incredibili legate a questo luogo, dai russi devoti allo Zar suicidi dopo la rivoluzione russa (foto in alto), ai suicidi che venivano ad uccidersi qui vicino per non creare problemi ai familiari in relazione alla loro sepoltura, e non importa se siano storie vere, parzialmente vere o completamente inventate, l’importante è che esista un luogo come questo che le possa ospitare e gli permetta di esistere.

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